Rivalutazioni aree e diritti edificatori
prot. 278
Agli ISCRITTI
Per i possessori di terreni agricoli e di aree edificabili che hanno in corso trattative per la cessione dei diritti edificatori. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti, con circolare 1/E qui allegata, inerente a peculiarità importanti che si riflettono anche sulla nostra attività professionale, e precisamente :
- E’ stata chiarita la possibilità di effettuare la rivalutazione dei terreni agricoli e delle aree edificabili; per le quali, il soggetto richiedente, deve :
– possedere terreni alla data del 1 gennaio 2013;
– effettuare la stesura e l’asseverazione di una perizia dei cespiti (tramite un tecnico abilitato);
– effettuare pagamento dell’imposta sostitutiva (4% sul valore complessivo del terreno) entro il 30 giugno 2013. - I diritti edificatori sono stati assimilati agli immobili e pertanto è ammessa la possibilità, anche per questi casi, di effettuare la rivalutazione.
Tale interpretazione risulta essere la giusta prosecuzione della “cessione di cubatura”, tipizzata dal Decreto Sviluppo (DL n. 70/2011) per liberalizzare le costruzioni private
La circolare, sopra citata, chiarisce che i contratti di trasferimento, modificazione o costituzione dei diritti edificatori (cessione di immobili, lottizzazione dei terreni) possono godere dello stesso regime dei diritti reali su beni immobili e rientrano tra i “redditi diversi” dell’articolo 67 del Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi); precisa , inoltre, che i diritti di utilizzazione edificatoria costituiscono un “quid” distinto e autonomo rispetto al diritto di proprietà del terreno: tale diritto può quindi essere oggetto di rivalutazione.
Tali delucidazioni paiono molto importanti, in particolar modo in questo momento di difficoltà, poiché le plusvalenze realizzate con la cessione di tali cespiti (soprattutto per quelli detenuti da tanto tempo) non sono soggette all’ordinaria imposizione fiscale, ma al pagamento di un’imposta forfettaria del 4%.
Cordiali saluti.
Il Presidente
Arch. Aldo Lorini