Inarcassa: Covid-19 comunicazione prime urgenti misure per gli iscritti
COMUNICATO DELEGATO INARCASSA
Architetti P.P.C. della Provincia di Pavia
Arch. Paolo Marchesi – 335.5475667
pa.marchesi@archiworld.it
Invio comunicazione inerente le prime misure urgenti deliberate da Inarcassa a favore degli iscritti ed alcune delucidazioni in merito. Il fatto che Inarcassa le abbia indicate come “prime” sta a significare che ne seguiranno altre, probabilmente migliorative rispetto a queste e più mirate. Personalmente le ritengo un buon segnale di vicinanza agli iscritti in un momento nel quale altri enti, ed il nostro Governo stesso, sembrerebbero averci ignorato e dimenticato. Su questo fronte Fondazione Inarcassa è in prima linea per rivendicare le nostre posizioni di categoria importante e fondamentale per la rinascita di un Paese che, finita la crisi sanitaria attuale, si ritroverà a terra ed estremamente bisognoso di una ennesima rinascita.
Con altri Delegati abbiamo già segnalato ai vertici di Inarcassa di ricercare soluzioni che non si limitino allo slittamento dei pagamenti ma che possano lasciare nelle tasche degli iscritti un indispensabile aiuto economico, sempre purtroppo rispettando la sostenibilità di bilancio che, anche in questo periodo d’emergenza, lo Stato continua comunque a pretendere.
Inarcassa: Covid-19, prime misure urgenti per gli associati
Il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa, nella riunione del 13 marzo 2020, ha deliberato un primo pacchetto di provvedimenti a favore degli associati, al fine di fronteggiare l’impatto economico del COVID-19 sui liberi professionisti architetti e ingegneri.
Le misure adottate coprono l’intera platea degli iscritti, ma sono solo le prime e le più urgenti per sostenere i professionisti. Altre ne seguiranno.
Di seguito, le azioni deliberate:
- Sussidio una tantum per nucleo familiare agli iscritti e pensionati a seguito di positività a COVID-19, di uno o più componenti il nucleo (coniuge o figli aventi diritto alla pensione ai superstiti):
– € 5.000 per decesso;
– € 3.000 per ricovero;
– € 1.500 per positività senza ricovero.
. per l’erogazione del sussidio si prescinde dal requisito di regolarità contributiva.
. Il sussidio è erogato su domanda dell’interessato entro il termine perentorio di 120 giorni dall’evento, utilizzando esclusivamente il modulo di domanda a disposizione nella sezione ‘documenti utili qui a destra e nella sezione modulistica – sussidi, completa dei documenti nella stessa indicati. - Assistenza sanitaria: copertura da ricovero per COVID-19 Indennità giornaliera di 30 euro fino ad un massimo di 30 gg per gli iscritti in regola e per i pensionati in caso di ricovero per contrazione del coronavirus.
- Fondo di garanzia con l’istituto di credito tesoriere Per chi non ha merito di credito è allo studio la costituzione di un fondo di garanzia specifico per sostenere gli iscritti che hanno difficoltà ad accedere ai finanziamenti.
- Finanziamenti a interessi zero per gli iscritti di qualunque età Finanziamenti fino ad € 50.000 senza interessi, da restituire in 5 anni per tutti gli iscritti in regola con gli adempimenti. Come per i Prestiti d’onore Inarcassa si farà carico del 100% della quota interessi.
- Rinvio dei termini di pagamento
a) Contributi minimi anno 2020:
· Nessuna sanzione per pagamenti su 1a e 2a rata effettuati entro il 31 dicembre 2020;
· Sospensione rateazione bimestrale SDD (rate 30/4 e 30/6). La riscossione sarà ripresa a partire dal 31/8/2020. Ultima rata 30/4/2021. Nessuna sanzione per ritardi fino al 30/4/2021.
b) Rateazione conguaglio 2018 SDD:
· Slittamento 1a rata (31/3) al 31/7/2020 e ultima rata al 31/3/2021.
c) Pagamenti ricompresi tra 1° marzo e il 30 giugno 2020:
· Sospesi tutti i pagamenti ricompresi tra il 1° marzo e il 30 giugno 2020 (rate di piani in corso, nuovi addebiti). La riscossione riprenderà a partire dal 31/7/2020. Si potrà pagare con i bollettini Mav già emessi entro la nuova scadenza senza interessi. - Sospensione delle azioni di riscossione e di accertamento
Sono sospese fino al (31/12/2020) tutte le nuove azioni di riscossione coattiva su importi scaduti relativi ad anni precedenti il 2020. Fanno eccezione le azioni di recupero già avviate mediante: ruoli affidati all’Agente di Riscossione (AdER) e azioni giudiziali. Sono altresì sospese le attività di accertamento contributivo. - Regolarità contributiva per debiti rateizzati presso AdER
Il certificato di regolarità contributiva viene rilasciato anche ai contribuenti (professionisti/società) che presentano debiti affidati ad AdER, per i quali è stato concesso dall’Agente di Riscossione un piano di rateazione regolarmente rispettato.
Inarcassa: Covid-19, I delucidazioni sulle prime misure urgenti per gli associati
1) FINANZIAMENTI FINO A 50.000 EURO SENZA INTERESSI – CHE SONO A CARICO DI INARCASSA – DA RESTITUIRE IN 5 ANNI. Siamo a lavoro con l’Istituto Tesoriere per sviluppare il nuovo servizio. In questi giorni sarà definito l’accordo e implementate le modalità di richiesta, che saranno analoghe ai servizi già in linea. Occorre dunque attendere qualche giorno. Tutte le informazioni saranno pubblicate sul sito e diffuse dai nostri profili social.
2) LE MISURE EMANATE sono tutte COMPLEMENTARI, CUMULABILI e AGGIUNTIVE alle ordinarie prestazioni pensionistiche e di assistenza cui gli iscritti hanno diritto. In caso di contagio da virus, con i #SUSSIDI STRAORDINARI la Cassa offre un aiuto in tempi brevi a TUTTO il nucleo familiare – indipendentemente che sia colpito l’iscritto, il coniuge o i figli. E’ un sostegno che va da 1.500 fino a 5.000 euro, che è comunque più di quanto eroga lo Stato. Sono 5.000 euro che, nel caso più infausto, mirano a coprire le spese funerarie.
Ovviamente i superstiti del professionista riceveranno la PENSIONE da Inarcassa, ma a quel nucleo familiare andranno 5.000 euro in più, che sono di supporto (speriamo mai!) alla mancanza di liquidità di questi giorni difficili. Come vedete, non si tratta affatto di quotare in denaro la vita di un professionista. Il modulo per inoltrare la richiesta del sussidio è stato appena pubblicato sul sito della Cassa.
Inarcassa: Covid-19, II delucidazioni sulle prime misure urgenti per gli associati
SOSPENSIONE DEI CONTRIBUTI
- lo slittamento dei pagamenti è AUTOMATICO e non serve inoltrare alcuna richiesta;
- i MAV riportano le scadenze ORDINARIE, ma andranno pagati al 31 luglio, salvo ulteriori proroghe. I MAV dei minimi possono essere pagati entro il 31 dicembre senza sanzioni;
- per coloro che hanno rate programmate con SDD, gli addebiti sono sospesi fino al 31/07/20, sempre salvo ulteriori proroghe. Ciò vuol dire che Inarcassa non effettuerà prelievi prima delle date di pagamento posticipate.
Covid-19: Inarcassa stanzia 100 milioni di euro
Santoro: “sconcerto per la discriminazione del governo contro i liberi professionisti che non fa onore al Paese”
Con una determina d’urgenza, il presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro ha stanziato 100 milioni di euro da destinarsi all’assistenza dei liberi professionisti ingegneri ed architetti del Paese. Ecco il contenuto del provvedimento:
“Visto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° marzo 2020 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”; visto l’art. 5 del D.L. 2 marzo 2020 n. 9 (Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”) che sospende, nei comuni interessati dal provvedimento, i termini per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per l’assicurazione obbligatoria in scadenza nel periodo dal 23 febbraio al 30 aprile 2020; visti i successivi provvedimenti d’urgenza assunti dal Consiglio dei Ministri recanti misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19; considerato che tali provvedimenti oltre a non eliminare una generale disparità di trattamento (art.16 dl 9/2020) in particolare anche tra i lavoratori autonomi assoggettati alla Gestione separata INPS e quelli iscritti alle Casse di Previdenza privatizzate ai sensi dei decreti legislativi 30 giugno 1994 n. 509 e 10 febbraio 1996 n.103; atteso che il Bilancio di previsione per l’esercizio 2020 stima un avanzo economico pari a 428.134.000 di euro; a fronte del carattere eccezionale dell’attuale emergenza, che acuisce una situazione già drammatica per le categorie di ingegneri e architetti liberi professionisti; in considerazione dell’entità dell’avanzo economico riportato nel Bilancio di Previsione 2020, che fornisce copertura all’iniziativa;
determina
- di apportare al Bilancio di previsione 2020 una variazione di 100 milioni di euro, destinando una quota corrispondente dell’avanzo economico alla voce B.7.a.2 “Prestazioni Assistenziali”; (…)
ATTENZIONE: i 100 milioni determinati d’urgenza oggi dal Presidente Giuseppe Santoro sono destinati a provvedimenti NUOVI e AGGIUNTIVI ai primi aiuti già deliberati, da mettere in campo rapidamente appena approvati dai Ministeri. Abbiate la pazienza di attendere che l’iter decisionale della Cassa FACCIA IL SUO CORSO, seguendo i passaggi cui è OBBLIGATA PER LEGGE. Ricordiamo inoltre che Inarcassa, in questo momento, SI STA SOSTITUENDO ALLO STATO, cui i liberi professionisti versano regolarmente le tasse e che sono, come sapete, INCREDIBILMENTE ESCLUSI da tutti i provvedimenti governativi.
COME SI STA MUOVENDO INARCASSA PER REPERIRE AIUTI E RISORSE ECONOMICHE DA DESTINARE AGLI AIUTI AGLI ISCRITTI
Inarcassa, aiuto iscritti con tasse Enti
Santoro, fisco ‘pesa’ per ingegneri-architetti 90 milioni anno
Redazione ANSA ROMA 20 marzo 2020
(ANSA) – ROMA, 20 MAR – “Se domattina noi, come Casse di previdenza private, chiudessimo tutti i canali di assistenza, lo Stato si troverebbe in grandissima difficoltà”, perché il Sistema sanitario nazionale, “che adesso sta già soffrendo molto” per l’emergenza Covid-19, “non sarebbe in grado di sostenere tutto il carico. Ecco perché è opportuno le Casse possano utilizzare una parte dell’ingente tassazione versata allo Stato” per misure di sostegno al reddito dei professionisti iscritti. Si esprime così il presidente di Inarcassa (l’Ente cui sono associati oltre 168.000 tra ingegneri ed architetti liberi professionisti) Giuseppe Santoro, che ancor prima della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Cura Italia, aveva denunciato la “discriminazione” ai danni dei lavoratori autonomi, esclusi dalle tutele pensate per il personale dipendente. “Si potrebbe percorrere la strada della defiscalizzazione, per impiegare quelle risorse risparmiate supportando le nostre categorie. Ricordo che, ad esempio, Inarcassa ogni anno subisce un prelievo fiscale (sui rendimenti finanziari degli investimenti e sulle pensioni erogate, ndr) pari complessivamente a circa 90 milioni di euro. Il periodo emergenziale impone soluzioni inedite, e i problemi dei professionisti che rappresentiamo avranno lunga durata – conclude Santoro – dunque, auspico che le nostre richieste possano essere accolte dal governo”.
DL CURA ITALIA, FONDAZIONE INARCASSA: MISURE INSUFFICIENTI, MA ATTENDIAMO IL TESTO DEFINITIVO
Il Presidente Comodo: “Inaccettabile la discriminazione a svantaggio dei liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private”
Roma 17 marzo 2020. “Nell’attesa di leggere il testo definitivo approvato dal Consiglio dei Ministri, abbiamo il dovere, sulla base delle bozze circolate e dalle agenzie di stampa che si susseguono in queste ore, di far presente all’Esecutivo che le misure adottate nei confronti dei liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private risultano assolutamente insufficienti”. Queste le parole del Presidente della Fondazione Inarcassa, Egidio Comodo, che aggiunge: “E’ doveroso, da parte nostra, ribadire che noi, liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza private, siamo lavoratori come tutti gli altri che contribuiscono, insieme alle altre categorie professionali, al mantenimento della spesa sociale. E’ inaccettabile la discriminazione che si sta attuando nei nostri confronti: in questo momento così delicato, non vogliamo, e non possiamo, sentirci subalterni a nessuno!”.
Conclude con un appello il Presidente della Fondazione: “L’istituzione del fondo da 300 milioni per coprire anche i professionisti iscritti agli ordini è insufficiente, occorrono nuove e decise misure straordinarie di sostegno al reddito anche per gli architetti e ingegneri liberi professionisti. Non chiediamo elemosina di Stato, vogliamo solo che si mettano in campo le misure necessarie per coprire i mancati introiti a causa dell’emergenza sanitaria. AlLo sblocco dei crediti delle PA a favore dei liberi professionisti, che rappresenterebbe un primo positivo intervento., occorre un piano di investimenti di rilancio delle opere pubbliche strategiche per il Paese. Continueremo a fare la nostra parte, come abbiamo sempre fatto in ogni momento critico per il nostro Paese, con professionalità e competenza, il Governo deve però venirci incontro e comprendere che l’intera categoria sta attraversando un momento difficile con il rischio di un collasso se non si interviene prontamente”.
Pavia, 24 marzo 2020
Il Delegato Inarcassa
Architetti P.P.C. della Provincia di Pavia
Arch. Paolo Marchesi