Evento Formativo: visita a Villa Ronchi – Vigevano 15 ottobre 2017
Agli iscritti
Prot. 1170
Evento formativo
Visita guidata di VILLA RONCHI
Località Sforzesca – Vigevano (PV)
che si terrà domenica 15 ottobre 2017 dalle ore 11.00
Organizzato in collaborazione con OFFICINA Vigevano
L’evento è gratuito e prevede, per gli iscritti all’Ordine, il riconoscimento di 1 credito formativo (non deontologico) da richiedere in autocertificazione attraverso il portale iM@teria
E’ obbligatoria la prenotazione ai numeri 339.7280714 oppure 349.5585455
I crediti saranno riconosciuti a coloro che avranno seguito l’evento per intero (100%), secondo quanto dettato dalle “Linee Guida” aggiornate al 2017, apponendo la propria firma di presenza all’entrata ed all’uscita del seminario.
L’associazione culturale Officina, fondata nel settembre del 2015 da esponenti delle categorie produttive di Vigevano, dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura, del mondo delle professioni, della scuola e del volontariato, si è proposta fin da subito di avviare un’analisi seria e approfondita della situazione della città e del suo territorio al fine di elaborare progetti concreti volti a dare risposte alle esigenze e alle criticità della situazione presente. Grazie alle varie competenze dei soci sono stati avviati da subito, a partire da una riflessione condivisa, progetti su argomenti tanto diversi tra loro quanto essenziali per la città.
Domenica 15 ottobre, Villa Ronchi aprirà le porte ai visitatori che vorranno scoprire uno dei più pregevoli esempi di architettura del Novecento nel nostro territorio. Grazie alla disponibilità e alla gentilezza di Davide Righi, attuale proprietario della Villa, l’associazione Officina intende proporre un percorso di visita a cura di Roberto Dulio, professore presso il Politecnico di Milano.
La Villa, progettata da Giuseppe De Finetti su committenza di Vittorio Crespi, erede di una famiglia di industriali affermatisi nel settore tessile, viene edificata tra il 1938 e il 1941. L’edificio, che costituirà una residenza di piacere e di svago per la famiglia, presenta influenze classiche e palladiane ma reca tracce, soprattutto, degli insegnamenti di Adolf Loos, che De Finetti conobbe a Vienna dove si era fermato fino al 1920, prima di stabilirsi definitivamente a Milano. L’ascendente di Loos è ben presente nella disposizione degli ambienti e nella complessità delle combinazioni tra gli spazi padronali e quelli di servizio. La classicità dell’impianto si abbina alla scelta dei materiali, alla ricerca di elementi che garantiscano il comfort della vita in Villa.
Particolare rilievo ha, in questa architettura, il rapporto con il paesaggio, secondo quando De Finetti aveva potuto apprezzare nell’opera di Wright: le aperture e le ampie vetrate, il terrazzo semicircolare davanti all’apertura del soggiorno, il ponte che dietro la Villa si affaccia sul parco stabiliscono i termini del rapporto con il paesaggio dei boschi del Ticino. Non a caso, sulla copertina della rivista Architettura dell’agosto del 1942, Villa Ronchi appare schermata dagli alberi, quasi a sottolineare il rapporto con il paesaggio in cui l’edificio è immerso. I visitatori non mancheranno di notare inoltre come gli ingressi della Villa siano stati pensati come attraversamento di spazi di dimensioni ridotte, per poi accentuare la sorpresa di trovarsi nel grande soggiorno del corpo centrale, cui si affiancano le due ali laterali.
La Commissione Aggiornamento e Sviluppo Professionale Continuo
Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Pavia